Amsporando 16 Aprile 2023

La Dea madre, le formichine di Coiromonte e la gita della domenica al luna park

Sembra il titolo di una fiaba per grandi e piccini, ma è solo il breve racconto di una bella giornata trascorsa in bicicletta.
Certo grandi e piccini, i grandi lo sono sotto ogni punto di vista, hanno disegnato il percorso, organizzato l’evento, sacrificato giornate e famiglia per accompagnare e servire i piccini nel loro divertimento preferito.

Ritrovo in sede per tutti, registrazione, ritiro cartellino e poi,dopo le foto di rito dei diversi gruppi sportivi, la partenza puntali alle 8,00.
Il colpo d’occhio è appagante, una buona presenza di partecipanti, il team Amspo al gran completo, e via verso la Dea madre.


E’ sì la prima parte del percorso, lungo o corto che sia, si caratterizza sempre per il bellissimo ed appagante colpo d’occhio verso la catena del monte Rosa. Per gli amanti della montagna la nostra Dea madre, al pari delle più belle montagne himaliane.
La giornata è bellissima, la temperatura è frizzantella Dea la s’incrocia dopo ogni curva, prima un po’ timidamente nascosta dai palazzi della periferia rhodense, poi sempre più imponente, appena si apre la campagna dell’arlunese. Sarà così con scorci sempre diversi fin quasi al lago d’Orta.
Il gruppone, composto da almeno una cinquantina di elementi, marcia per i primi 30 chilometri con andatura brillante, Amspo guida gli altri a ruota. Il traffico ancora un po’ assonnato del primo mattino domenicale, regala anche momenti di relax facilitando il chiacchiericcio di molti.
Scivolano via velocemente Arluno, Inveruno, Castano Primo. Qui il primo colpo di scena, il maschio alfa del gruppo, il comandante di sempre (alias Lorenzo) , richiama tutti all’ordine, ricordando che duecento son sempre duecento e bisogna farli tutti!. A questo punto l’andatura cala il giusto e si veleggia verso la prima salita di Oleggio, dove con Amspo in prima fila, è situato il primo ristoro clandestino per la pausa caffe!.
Prime foto, primi selfie poi partenza con la Dea madre che ci accoglie a braccia aperte e ci sospinge verso Mezzomerico con le sue belle colline di vigneti, Gattico, Borgomanero, Orta S. Giulio, dove quasi a voler passare il testimone ci regala la bella vista del lago d’Orta e della Madonna del Sasso.
Qui la svolta a destra verso Armenocambia scenario e regole del gioco e ci fa incontrare le formichine di Coiromonte.
Tutta la baldanza dei primi 70 chilometri si trasforma improvvisamente, si scomoda tutta l’artiglieria dei gruppi cambio, i padelloni diventano padellini, i pignoni del 12 diventano magicamente del 30, le schiene si curvano e tutti in fila come formichine.
E’ si, sia guardando dal basso che dall’alto, l’immagine è proprio quella delle formichine silenziose ed in perfetta fila con un solo obiettivo, l’agognato ristoro.
In cima l’officina mobile di Valentino Rossi, alias Roberto, ci dice che è ora di mangiare, fare quattro chiacchere, e che siamo a mezza strada. Ma come direbbe il maschio alfa, per riportarti con i piedi per terra, ne mancano comunque ancora 100!.
Foto, selfie, le ultime battute, borracce piene, e poi in discesa verso Gignese, finalmente fatiche finite e tutti a casa in tranquillità?.
Neanche per sogno, cosa s’inventa il nostro comitato organizzatore, una gita al luna park, con la miglior attrazione del momento, le montagne russe!.
Carpugnino, Arona, Massino Visconti, Oleggio Castello, Borgo Ticino, Varallo Pombia,  su e giù come sulle montagne russe, dove il 34 vince quasi sempre rispetto al 50. Non manca però la voglia di guardarsi attorno e rimirare i bei boschi dell’alto vergante, il centro storico di Massino Visconti, la rocca di Angera e così  via.
A Varallo giù a capofitto verso il secondo ristoro dove ci aspettano i sorrisi del past president e di Piercarlo.
Anche qui quattro chiacchere, foto, selfi, borracce piene e via per gli ultimi chilometri di montagne russe sino alla Torba.
Poi finalmente si respira, il treno Asmpo si organizza con due locomotori, Marco e Roby che si alternano davanti, tutti gli altri ben nascosti dietro verso il traguardo, non prima di aver salutato lo zio Maurizio che ci lascia a Gorla.
La stanchezza annebbia un po’ la vista, si chiacchera un po’ di meno ma il ricordo del bel giro fa stringere i denti.
Poi Passirana, la nostra sede, il Presidente, il segretario, Nunzio e tutti gli altri che ti danno con il solito sorriso il bentornato, si registra numero ed orario di arrivo.
Un panino con la mortazza, coca cola per i pochi astemi , i più con la birra per le ultimi chiacchere ed i saluti.
Anche questa è andata, la Dea madre ci ha accompagnato, le formichine di Coiromonte hanno fatto il loro lavoro e poi la festa finale al luna park, più di cosi…………..

Ora prima di chiudere e salutarci un sentito ringraziamento a tutti i Grandi, ed in particolare al comitato direttivo della nostra società ed a tutti gli amici AMSPO che hanno contribuito all’organizzazione ed allo svolgimento dell’evento per la gioia dei piccini.
Un ringraziamento, che ha trovato nei sorrisi e nei volti sereni dei partecipanti, durante l’evento ed all’arrivo la sua miglior rappresentazione.

Alla prossima!.

Sergio.

7 Risposte a “Amsporando 16 Aprile 2023”

  1. Grazie ragazzi! La bellissima Dea Rosa, ormai alle spalle, vi ha mandato verso il 100° km e io ancora la ringrazio perché così tanti cavalieri in una botta sola non li rivedrò spesso. Confesso che da Torba in avanti non mi ricordo nulla, vuoto totale, solo la voce del “Toro” che dice, “ora ci mettiamo a tirare perché altrimenti non arriviamo più”.
    E tirata fu…. sono tornata poi a cercare quel mezzo polmone che ho lasciato per strada ma non ho trovato nulla. In compenso vi ho amato molto per quei 36 orari tenuti con caparbia costanza 🙂
    Grazie ancora per la bella organizzazione e la splendida compagnia.
    Saluti, Stefania

    1. Grazie a te, Stefania, per la tua partecipazione. Contiamo di rivederti il 2 Giugno per la 100gobbe.

I commenti sono chiusi.