Domenica 2 Aprile Rando Derghen

Quattro soci hanno partecipato alla rando Derghen: Sergio Lazzaroni sul percorso gravel Cesare Luppi, Roberto Anastasi e Cesare Savioli sui 200 Km. Di seguito i report di Sergio e Cesare, foto di Sergio

Rando Derghen Gravel 2/4/2023

Quando ci si iscrive ad un evento e si scarica la traccia, capire cosa ti regalerà è sempre interessante, ma questa volta una gravel con partenza e arrivo a Milano che si snoda nella produttiva Brianza, qualche timore lo fa nascere e invece……..

Ritrovo alle 7.30, come al solito accredito e ritiro pacco gara, poi cerchi qualche viso noto per scambiarti un saluto.
I primi sono gli amici delle Nervianese, facili da riconoscere con la loro maglia bianco/nera, poi finalmente anche le maglie rosso/nere della nostra società. Ecco Roby, tirato a lucido come sempre, ed in un angolo Cesare e suo genero, intenti a prepararsi. Anche questa volta AMSPO presente!.Quattro chiacchere e scopri che tutti faranno il lungo, Roby per fare gamba e consolidare la classifica di merito, Cesare con il dichiarato intento di vincerla, ed il genero che si chiede ancora se fosse compreso, nel matrimonio con la figlia, anche un suocero cosi coinvolgente…., alla prossima occasione per scoprirlo.

Alle 8 la partenza, prima i lunghi del 200 ed i corti del 100, poi vien da dire facile, i paciocconi della gravel.
E’ si loro sono un categoria a parte basta guardare le bici, quelli dei primi (lunghi e corti) sono tirate e lucido, con i rapportoni, i ciclisti hanno tutti muscoli ben torniti e sono quasi bandite le pancette.Nel gravel abbondano le pancette, i più hanno bici con la doppia o la tripla, molto spesso sporche e non si capisce bene come mai sempre piene di luci, catarifrangenti e borsette, come se dovessero affrontare
un’avventura, che sia proprio questo quello che cercano?.

Si parte, la Milano che lavora tutta la settimana, e riposa la domenica mattina, ci aiuta ad uscire da Affori senza il trauma del traffico.Poi finalmente si entra nel parco delle Groane, la musica cambia, runner in allenamento, gruppi di camminatori e rider a cavallo, ci accompagnano lungo i facili sentieri che lo attraversano da sud a nord. Il contesto è lontano da quello urbano, i boschi ed i prati la fanno da padrone, raramente s’incrociano tratti trafficati, mai comunque invasivi.
Nel parco ci accoglie un leggero piovasco che lascia presagire il brutto, invece no, uno splendido arcobaleno a Misinto restituisce l’ottimismo

.Una breve sosta per fotografarlo, come non farlo, nonostante il miracolo si ripeta da sempre, rimane una gioia che riempie occhi e cuore. Di nuovo in bici e lasciati i sentieri delle Groane ci si immerge nei single track della brughiera Briantea. Qui i tratti sempre impegnativisi accompagnano alla bellezza dei boschi in piena fioritura, profumo e gioia per gli occhi!.
Dopo avere incrociato i laghi della Mordina,

al culmine dell’ascesa, ci saluta il placido lago di Montorfano, poi ancora single track e finalmente il ristoro di mezzo percorso a Verzago.


Una breve sosta, quattro chiacchere e poi via, questa volta alla ricerca del Lambro, che ci terrà per mano, raccontandoci di scorci sempre belli e poco urbanizzati. Il parco di Monza, da attraversare con le innumerevoli strade e single track di ogni tipo, per ampiezza e difficoltà, che ci conducono all’ingresso di Villa Reale.
Qui il traffico ci aggredisce, con un pugno nello stomaco, ma basta studiare bene il percorso per capire che in fondo usando bene le piste ciclo pedonabili la puoi ancora fare in barba a tutti quelli chiusi nella scatola di metallo e correre via più veloce di loro.
Cinisello Balsamo, Cormano, sempre in ciclopedonabile, e poi l’ultima immersione nel verde del parco nord Milano.

Qui è un lasciarsi andare all’idea che tra poco si è al termine, e il bel pensiero che anche a Milano si può parlare gravel.

110 chilometri, poco più di mille metri di dislivello ed una convinzione, ci vedremo alla prossima!.

Sergio.


Ieri in 4 dell’AmSpo abbiamo partecipato alla Randoderghen : Sergio Lazzaroni alla 100 km gravel ,i due nuovi iscritti Roberto Anastasi e Cesare Savioli ed il sottoscritto alla 200 km.
Partenza dal centro sportivo di MI Affori dalle 8. Come sempre molto veloci nei primi km , non troppo sicuri in quanto si attraversava la periferia nord di Milano e tutti i paesi limitrofi, con numerosi incroci e semafori (e quasi mai si rispettava il codice stradale…sic)
Finalmente, dopo la villa reale di Monza, verso la Brianza, un po’ più di strade libere e qualche primo saliscendi.
Il percorso della 200 km Randoderghen è  praticamente a forma di un grande 8 e, ad un certo punto, si incrociano l’andata ed il ritorno. Ed è  proprio qui che, a me ed a Cesare Savioli (mio genero), è capitato l’inghippo, infatti, a causa di una momentanea perdita del segnale GPS, ci siamo ritrovati successivamente, sul percorso di ritorno. Abbiamo telefonato all’organizzazione segnalando che almeno nel fatidico punto di incrocio andata/ritorno si fosse messo una indicazione chiara e ben visibile. Pazienza, è andata così. Peccato perché Cesare Savioli ci teneva molto a completare il suo primo 200. Siamo rientrati all’arrivo ad Affori con circa 110 km. L’organizzatore si è scusato del contrattempo e ci ha detto che comunque ci avrebbe messo nella lista della 200 (e speriamo che l’anno prossimo metta una segnaletica almeno sul punto di incrocio percorsi).
Abbiamo comunque usufruito di un ottimo ed abbondante pasta party, oltre a ricevere un interessante pacco gara.
Non so come siano andati Sergio nella gravel e Roberto nella 200, perché quando Cesare ed io siamo tornati a casa, non erano ancora arrivati. Spero tutto bene, almeno a loro.
Cesare Luppi