Dopo l’interessante partecipazione alla Duomo Stelvio dello scorso anno, anche in questo 22 luglio 2023, questa volta in compagnia di Cece Savioli, mio genero, decidiamo di esserci. Dovremmo trovare anche un nuovo socio AmSpo, iscrittosi ultimamente nella nostra società, proprio per poter partecipare alla Duomo Stelvio, ma purtroppo non abbiamo avuto il piacere di incontrarci, ne’ alla partenza, durante il percorso e nemmeno all’arrivo a Bormio…peccato. A differenza dell’anno scorso, arrivato fino ai 2758 mt di passo dello Stelvio, quest’anno decidiamo di arrivare fino a Bormio. Sono comunque 207 km con 1600 mt di dislivello. Questo perché Cece Savioli, che si sta preparando all’Ironman del prossimo 16 settembre, non necessita di “logorarsi” nella impegnativa ascesa finale al passo dello Stelvio. Questi 207 km saranno più che sufficienti per preparare i 180 km che lo attenderanno nella frazione in bici del prossimo Ironman di Cervia. Ritrovo alle 5:30 in piazza Duomo in una Milano ancora assonnata. Brulichio di ciclisti che si ritrovano gioiosi alla partenza. Siamo in 500, forse di più. Alle 6 precise scatta lo start e ci infiliamo nelle vie che ci portano fuori Milano, stando bene attenti ai binari del tram ed ai lastroni di corso Manzoni, ben scortati da un ottimo servizio motociclistico che ci accompagna in sicurezza fuori città e successivamente attraverso Monza e la Brianza, fino a Lecco. Come al solito velocità allegra in partenza, sempre sui 30-35 anche 40 kmh. Percorso ottimamente segnato, con frecce direzionali ben visibili e con segni tracciati sul manto stradale da Milano fino a Bormio…finalmente…questa volta non è necessario scaricare la traccia sul Garmin. A Varenna, sul lago di Lecco, Cece ed io decidiamo di fare la classica sosta caffè, in attesa del primo controllo e ristoro situato al km 105, proprio all’imbocco del sentiero della Valtellina, che ci condurrà, senza più l’assillo del traffico, fino all’arrivo di Bormio. Davvero un piacere pedalare nella natura, in mezzo al bosco che costeggia perennemente il fiume Adda nella sua discesa, a volte impetuosa, verso il lago di Como, attraversando, di tanto in tanto, piccoli paesini, in mezzo a case tipiche della vecchia Valtellina, solo per brevi tratti lastricati in pave’. Piccolo disguido al secondo controllo e ristoro, subito dopo Tirano, al km 172, dove non troviamo grande assistenza e rifornimento, a differenza del precedente. Impegnativo il tratto finale che ci conduce all’arrivo, con un dislivello che ci porta dai 400 mt di Tirano ai 1200 di Bormio. Finalmente arriviamo al centro sportivo di Bormio, da dove, per chi vuole, dopo la sosta controllo, si sale ai 2758 mt di sua maestà lo Stelvio. Noi, come stabilito, ci fermiamo a Bormio, dove ci concediamo un sontuoso “pizzocchero party”. Ad attenderci a Bormio mia figlia Federica, nonché moglie di Cece, che ci riporterà a casa. Anche questa è fatta!
Cesare Luppi