2 Giugno 2023 40^ Centogobbe

Rho, 2 Giugno 2023

100 Gobbe nel cuore

Giornata importante per la nostra cinquantennale società, si celebra infatti il momento più importante dell’anno, si corre la mitica 100 Gobbe, quest’anno alla sua quarantesima edizione!.

Nata come raduno cicloturistico, ha saputo evolversi con gli anni trasformandosi in randonnèe, ma mantenendo inalterato il suo fascino per il bellissimo percorso. Ora dopo aver omaggiato il giusto la regina raccontiamo un po’ come è andata.

Ritrovo alle 7,30 nella nostra sede, qui il CO, impeccabile come sempre, sbriga velocemente tutte le pratiche amministrative. Buona la presenza dei partecipanti, anche considerando l’affollamento di eventi in questo periodo.
Soci Ampso al gran completo, chi in divisa perché pedalerà, chi in borghese con un gran sorriso per far sentire gli ospiti come a casa.
Alle 8 circa parte la carovana Amspo con qualche gradito ospite, tutti in fila indiana per raccogliere l’ultimo carovaniere che ci aspetta alla rotonda di Saronno. L’andatura allegra fa scorrere velocemente i chilometri più grigi del percorso, per fortuna il traffico festivo non fa pesare troppo il poco benevolo paesaggio urbanizzato che ci circonda.

A Cislago la svolta, una rotonda sinistra e poi verso la valle olona, ancora fabbriche e paesi ma gli spazi si fanno più ampi e si comincia a respirare l’aria giusta.
 Fagnano Olona , Cairate, le prime salite che riscaldano i muscoli e regalano finalmente anche bellissimi scorci su paesaggi ricchi di storia.
Primo passaggio davanti al bellissimo monastero di Torba, salita verso Castiglione Olona e la bellissima vista del suo borgo medioevale.
Una picchiata, svolta a sinistra e poi tuffo nella storia del ciclismo sulla salita del “Piccolo Stelvio” che ha visto passare tante carovane di grandi campioni del passato e del presente.

Al culmine Morazzone, e poi via verso Varese. Nel mentre un saluto al capitano Lorenzo che questa volta opta per il corto, ci mancherà!.

La città giardino ci regala belle ville e balconate sul lago. Perderne qualche scorcio, non se ne parla!.  Infatti il CO ha inserito la bella gobba di Calcinate, su fino a Comerio, per tutti quelli ancora lucidi un bellissimo paesaggio, per gli altri un obiettivo per il prossimo anno.

Lasciata Varese i chilometri corrono veloci tra i falsipiani che ci portano a Cittiglio, ancora paesi ma il panorama è sicuramente più ampio con lo sfondo delle verdi Prealpi.

Cittiglio, sosta in stazione per prendere il treno e tornare a casa in carrozza, magari pensa qualcuno, ma non siamo in gita e tocca rinunciare. Per fortuna il box 46 su ruote di Roberto, ci aspetta per l’agognato primo ristoro e per riportarci con i piedi per terra.
Selfie, foto, quattro chiacchere, e poi non si capisce come comincia a circolare la voce che nel nuovo percorso si salta il valico del Cuvignone.
A Zuigno ci pensa il Garmin a riportare tutti con i pedali per terra, svolta a sinistra verso Arcumeggia, non ci potevamo mica perdere i tornati che ti portano al bellissimo paese affrescato! I boschi attraversati, finalmente rigogliosi e verdi, mitigano la fatica e mai ti fanno rimpiangere di aver deciso di aver deciso di esserci.

Al valico di S. Antonio i carovanieri si ricompattano e giù in discesa verso il lago maggiore. Il paesaggio cambia ancora, a sinistra le verdi montagne a destra l’acqua azzurra e trasparente. Laveno e poi ancora lungo lago, come non alzare lo sguardo per cercare anche le perle della sponda piemontese, Pallanza, Stresa, Belgirate che sembrano a portata di mano.
Poi all’improvviso mentre si pedala verso il secondo ristoro, circola la voce che nel programma del lungo è stata inserita la sosta birretta. Tempo pochi minuti a si materializza un bar, tutti fermi soci AMSPO ed infiltrati, combattere il caldo bevendo è un imperativo medico, mai disattendere.

Un caso ma dopo la ripartenza la fatica si sente meno e dopo la sosta al secondo ristoro, dove ci accoglie il past president si pedala allegri, nuovamente verso la valle olona. Gli ultimi strappi, qualche imprecazione per la salita della Torba e poi finalmente l’arrivo per l’ultimo timbro ed il ristoro finale, andata!.

Ora dopo aver raccontato di paesi, paesaggi, scorci, salite e fatiche, fatemi raccontare di persone. Le prime che mi vengono alla mente sono gli amici del direttivo, il presidente, il segretario, i membri del CO, i volontari che ci hanno accolto alla partenza, seguito durante il percorso ed all’arrivo, sempre con il sorriso sulle labbra, GRAZIE, senza di voi non ci sarebbe la Cento gobbe!
Poi come non raccontare del capitano che per evitare il controllo antidoping ha optato per il corto, di Roberto (uno) che con il suo sommesso brontolare macina i chilometri, di Marco che fa il pendolo su e giù per le salite a sincerarsi che ci siano sempre tutti, di zio Maurizio che invecchiando mugugna di meno ma mugugna sempre, di Roberto due che si prodiga in sorrisi e selfi, di Massimo, di Valerio, di Nick, dei due Cesare, di Claudio che pedalano, stringono i denti e chioccheranno alleggerendo la fatica. Mancava qualcuno ma con tutti loro, nessuno escluso, lo spirito AMPSO era sempre presente.

Alla prossima Sergio.