Gruppo AMSPO in “pellegrinaggio” a Superga, in omaggio al grande TORINO
Mercoledì 29 Maggio 2024, su iniziativa del “torinese” Roby Anastasi e con la determinante collaborazione del nostro segretario Valerio Oneta, si è formato un gruppo di 11 “pedalatori” AMSPO (Roberto Anastasi, Lorenzo Visentin, Rocco Papasodaro, Valerio Ottolina, Marco Paleari, Roberto Occa, Massimo Mingardi, Nicola Sardaro, Antonio De Simone, Francesco Pace e Cesare Luppi e con la preziosa assistenza di Valerio Oneta, che seguiva la “spedizione” con un furgone a noleggio) che ha deciso di rendere omaggio al grande Torino, tragicamente scomparso nel terribile disastro aereo del maggio 1949 sul colle di Superga, ai piedi della imponente basilica che domina la città di Torino.
La partenza del gruppo puntuali alle ore 7 dal parcheggio Citterio a Rho, con un imprevisto dell’ultimo momento (foratura del tubeless posteriore di Massimo, però risoltosi con l’auto-riparazione del fluido interno del copertoncino). Si procede spediti verso Pogliano Milanese, dove “raccogliamo” Roby, Valerio e Marco e poi via sulla ciclabile “alta veolcità”, che da Arluno ci porta fino a Boffalora sopra Ticino. Seguiamo poi una traccia GPX impostata da Lorenzo, che ci porta verso San Martino di Trecate, aggirando Novara e addentrandoci verso la Lomellina. Ci sono alcuni “disguidi tecnici” di percorso che ci portano ad allungare leggermente il percorso, ma poi giungiamo puntuali a Vercelli, anzi tale deviazione ci permette di schivare un temporale che aleggiava con nubi nere più a nord. A Vercelli classica pausa caffè, generosamente offerta da Rocco, che però poi metterà la spesa del conto finale del ristorante, giustamente. Procediamo spediti, favoriti da un generoso venticello che ci spinge alle spalle, verso Chivasso, superando prima il ponte sulla Dora Baltea e poi su Po e portandoci parallelamente alle colline che degradano verso Superga, sempre tirati da un generosissimo Rocco, che macina instancabile kilomentri a 30-35 kmh. A san Raffaele Cimena , c’è una “spaccatura” del gruppo, con Roby, Rocco e Marco, ai quali si aggregherà successivamente Valerio, che si “involano” verso Gassino Torinese e poi seguiranno una scalata a Superga diversa da quella che gli altri 7 del gruppo faranno. Ma alla fine ci ritroveremo tutti in cima al mitico colle, davanti all’imponente basilica, dopo una impegnativa scalata, con tratti incredibilmente superiori al 15% di pendenza….che sfaticata ragazzi.
Ed ecco finalmente la parte piacevole, tutti riuniti davanti ad un tavolata al ristorante, un bistrot a due passi dalla basilica, che il buon Valerio Oneta, che nel frattempo era giunto in anticipo a Superga con il furgone a noleggio, aveva prenotato. Un meritato rifornimento a base di pasta, pizza e birra e poi doveroso omaggio al grande Torino, obiettivo primario della pedalata, proprio dietro alla basilica, dove successe la tragica sciagura. Foto di gruppo e poi discesa a “rotta di collo” verso Torino, dalla strada dei “sassi” la vera salita a Superga, quasi 5 km. dal 12 a 15%, quella dei professionisti. Giunti a Torino sul fiume Po, in 10 seguivano il furgone con Valerio Oneta in direzione della stazione centrale, per cambiarsi d’abito, caricare le bici sul furgone e salire sul treno che li avrebbe riportati comodamente a Rho, mentre il sottoscritto girava a destra e si immetteva in bici sulla strada che riportava a casa, cambiando però percorso rispetto all’andata e seguendo praticamente la statale ss11 fino a Magenta, dove deviavo per Boffalora e arrivavo a casa, a Lainate, attraverso la ciclabile.
Tutto bene! Ci siamo divertiti molto e credo che bisognerà ripetere iniziative del genere.
Grazie a tutti, soprattutto a Roby Anastasi, che ha avuto l’idea e a Valerio Oneta con il suo indispensabile supporto logistico.
Cesare Luppi