La “seicento” di Cesare

Randonnèe “La mille di Oriani” di km. 600 – San Zaccaria (RA) 11 e12.05.2024

Come da tempo programmato, eccomi in quel di San Zaccaria, un tranquillo paesino di campagna in provincia di Ravenna, a pochi km. da Cervia, dove decido di pernottare la sera prima e quella successiva  dell’evento, al quale mi ero iscritto, la mega randonnèe di 600 km, denominata “la mille di Oriani”, in onore allo scrittore Alfredo Oriani, che aveva ideato quel giro alla fine del 1800, pedalando in sella ad una bici di quel tempo.

La partenza puntuale alle 6 di sabato mattina 11 maggio. Siamo una settantina, tutti equipaggiati, o quasi, da randonneur (o randagi), con luci e sacche agganciate alle bici, pronti per affrontare questo bel giro di circa 600 km tra Romagna, Emilia, Toscana e, di nuovo, Romagna.

Nei primi 50 km attraversamento dei centri storici di Forlì, Faenza e Imola. Ci si dirige infine verso Bologna su strade secondarie, abbandonando la via Emila. Poco prima della piazza Centrale di Bologna, troviamo il cantiere di consolidamento di una delle due torri storiche (Asinelli e Garisenda) e subito dopo il primo controllo al km 92, presso il Bar “Vanilla & Comics”. Velocità notevole, tutti in gruppo, in una lunga fila indiana, ad oltre 30 kmh, infatti siamo al primo controllo in poco più di 3 ore.

Usciamo successivamente da Bologna e ci infiliamo sulla statale Porrettana, verso la Toscana, passando da Sasso Marconi e qui, salendo progressivamente verso il passo appenninico, il gruppo si sgrana, passando da Marzabotto e da Porretta Terme. Poco prima del valico, troviamo un controllo segreto, con un piacevole ed inaspettato mega ristoro (pizzette, focacce, panini, torte, coca cola, succo di mela e acqua).

Discesa su Pistoia e poi verso Montecatini Terme e trionfale ingresso nella bellissima città di Lucca da porta Elisa, attraversando tutto il centro storico, in mezzo ai numerosi turisti (ovviamente con tutte le attenzioni del caso). Usciti finalmente dalle storiche mura della città, ci dirigiamo verso la vicina Pisa, a poco più di 20 km ed arriviamo alla mitica piazza dei Miracoli, dove è obbligatoria, al posto del timbro del secondo controllo, la foto alla magica ed affascinante torre pendente di Pisa.

Si esce da Pisa, costeggiando l’Arno e percorrendo circa 2 km di sterrato facile sull’argine del fiume e ci si dirige verso i paesi di Cascina e Pontedera (dove nacque la mitica Vespa) fino ad arrivare al km 280 a Corazzano, dove troviamo il terzo controllo ed un piacevole ristoro a base di schiacciata farcita con affettati e formaggio e bevande varie.

Si prosegue per Castelfiorentino e successivamente verso Certaldo (città del Boccaccio) e Poggibonsi. Qui comincia ad imbrunire e accendo le luci. Rimango solo e, poco più avanti, vicino a Monteriggioni, perdo la traccia del Garmin e percorro a vuoto diversi km, oltretutto in salita e con diversi tratti di sterrato. E’ il momento più difficile per me : da solo, in piena notte (sono ormai le 22). Mi fermo, spengo e riaccendo il Garmin e finalmente ritrovo la strada, ma dopo aver perso tempo e percorso km in più. Arrivo finalmente a Siena, in piena notte. Anche qui si attraversa tutto il centro storico, in mezzo ad un via vai di turisti chiassosi. Devo stare molto attendo e sono costretto spesso a scendere dalla bici. Piazza del Campo è piena zeppa di persone. Mi sembra di essere davvero fuori dal mondo, a quell’ora (mezzanotte), in bici da corsa, vestito da ciclista…ma che ci faccio io qui??? Almeno fossi stato in compagnia di altri randonneurs…vabbè, riesco ad uscire da Siena ed a raggiungere, alla una e oltre di notte, il quarto controllo e ristoro, posto a Castelnuovo Scalo, presso un Centro sociale, dove trovo un’accoglienza speciale, tanto inaspettata, quanto gradita. Qui mi vengono serviti in abbondanza pasta al pomodoro, ribollita con cipolle, arista con insalata e pomodori, vino e acqua a volontà e poi la possibilità di riposare e dormire su una brandina con coperte mono uso (dormitorio allestito nella palestra del Centro sociale). Riesco a dormire per quasi tre ore. Alle 5:30, mi sveglio, bevo un caffè e riprendo il viaggio alle prime luci dell’alba.

Qui percorro tratti già fatti in occasione delle mie numerose, precedenti partecipazioni all’Eroica. Passo da Rapolano Terme, che solo qualche giorno prima ha visto l’arrivo del Giro d’Italia (infatti le strade e le case sono ancora addobbate di rosa).

Ci si dirige quindi verso Arezzo ed anche qui si attraversa il centro storico della città, con tratti in salita, sul lastricato, davvero impegnativi, anche per la presenza di numerosi pedoni e turisti, ma con la possibilità di vedere ed apprezzare le meraviglie di questa città, che io prima non avevo mai visto (a differenza delle precedenti Bologna, Lucca, Pisa e Siena, che ben conoscevo).

Usciti da Arezzo, ecco l’ultimo controllo a Subbiano, presso Bike Shop SOLOSALITA, al km 450 e poi si prosegue verso il Casentino , verso Bibbiena. Si passa da Poppi, davanti al castello dove ha vissuto Dante Alighieri e su una rotonda che ricorda la battaglia di Campaldino, tra Guelfi e Ghibellini, alla quale ha preso parte lo stesso sommo poeta.

Mi fermo presso un bar, dove mangio un panino e faccio rifornimento di bevande, prima di affrontare l’ultima asperità, i 16 km del passo della Calla, che mi riporterà in Romagna, verso Forlì. Sono oltre 1.300 metri di dislivello, con numerose moto che salgono a velocità folle, a volte sorpassandomi “al pelo”….. speriamo di non fare un nuovo incontro con le moto, come alla Passolentour dello scorso 20 Aprile a Pusiano…. In cima al passo, confine Toscana – Emilia Romagna, Arezzo – Forlì, una marea di moto parcheggiate. Infilo lo smanicato antivento e giù in picchiata verso Santa Sofia e più avanti Meldola. Ci siamo quasi, mancano ormai pochi km, Forlimpopoli e infine arrivo a San Zaccaria alle ore 19:30 di domenica 12 maggio. Praticamente circa 600 km in 37 ore e mezza, comprensive di soste e dormitina.

All’arrivo un generoso ristoro con pasta, salsiccia con fagioli , torta, acqua e vino a volontà.

Ultimi 50 km. con dolori quasi insopportabili a tutti i punti di appoggio alla bici : soprassella, piedi e mani.

Alla fine però è fatta!!! Grande soddisfazione, ma stanco morto.

 Questa rando 600 km era per me la prova di ingresso alla 1001 Miglia. Devo riflettere a fondo se davvero affrontare i circa 1600 km della 1001 Miglia, che si disputerà dal 16 al 22 agosto, alla quale sono iscritto, dove le notti da passare saranno almeno 4 o 5. Non lo so, ho qualche dubbio …. Vedremo… non vorrei andare oltre i miei limiti.

Cesare Luppi