Negli ultimi anni sta crescendo un nuovo modo (o una nuova moda ?) di andare in bici : la GRAVEL.
Gravel in inglese significa ghiaia. Infatti queste bici, denominate gravel, sono particolarmente idonee per pedalare su strade sterrate e sentieri di campagna, dove ghiaia, sassi, terra battuta e fango sono sempre presenti.
Anch’io, come tanti ciclisti ultimamente, ho deciso di acquistare una nuova bici gravel e devo dire che mi sto divertendo parecchio.
Ovviamente cerco di usarla prevalentemente su percorsi come quelli appena descritti, appunto su strade sterrate e sentieri di campagna, dove non ci sono auto e camion (al massimo qualche trattore o carro agricolo) e la sicurezza è decisamente ad un livello migliore rispetto a quella su percorsi stradali, dove sempre maggiore è il traffico e dove il pericolo incombe ad ogni incrocio e/o rotonda.
Con la bici gravel si potrebbe fare anche ciclocross ed è stato quello uno dei motivi che mi ha convinto ad acquistarla, ma poi ci ho ripensato, anche perchè il ciclocross è una disciplina davvero esplosiva, non certo adatta alla mia età, ormai over 70, quindi molto meglio sane e sicure pedalate sulle stradine di campagna e sui sentieri nei boschi o lungo i canali Naviglio e Villoresi.
Negli ultimi tempi poi, sempre di più numerose sono le randonnee, organizzate appositamente per le gravel, vedi la Green Gravel Safety del 29 Gennaio scorso a San Vittore Olona o la Rando della Merla del 5 Febbraio a Nerviano (quest’ultima l’ho voluta fare però con il gruppetto AmSpo nella 100 km. stradale…e non è stata una bella idea…ho fatto una fatica “bestia”, con quelle gomme da 42 a seguire i miei soci che filavano a 30 kmh. e anche di più…)
Comunque gravel è bello, è un nuovo modo (o una nuova moda) per godere la bici e ben si affianca e si integra con la bici da corsa su strada e con la mountain bike sui sentieri sterrati.
Provare per credere.
Cesare Luppi