Per questa rando abbiamo ben 3 “reportage” Valerio Oneta per il percorso corto , Cesare Luppi per il lungo e Sergio Lazzaroni per il gravel Foto di Valerio e Cesare
Ed eccoci alla Rando del Ticino organizzata dalla SAV 95 di Nerviano.
Tre i percorsi :Gravel – 100 km e 200 km
Dell’AMSPO partecipiamo in otto. Sergio L.azzaroni che farà il Gravel, Valerio Oneta Lorenzo Visentin Cesare Savioli che facciamo il corto Roberto Anastasi Valerio Ottolina Cesare Luppi che fanno il lungo Marco Paleari che ormai in corsa passa di slancio e ci avverte che farà il corto.
Come da accordi ci si trova per le 8:00 a Nerviano, io e Lorenzo partiamo alle 7:45 dal “Citterio”, giornata che si annuncia bellissima, ma ancora freddina, per strada diverse persone a piedi, in auto, in bici e ci domandiamo come possa essere data l’ora.
Alle 8, giusto in tempo per la partenza, arriviamo a Nerviano, non ci sono più i “pienoni” di un tempo ma l’amico Ferruccio della SAV, mi conferma che siamo in 200 di cui 55 sul corto il resto distribuito tra Gravel (pochi) e lungo.
Mi saluto con Sergio, non riesco a farlo con gli altri, c’è la partenza e tutti se ne vanno repentinamente. Partiamo anche noi tre di buona lena, agganciamo il gruppo Dell’ AVL, tutti giovincelli, la velocità è sui 38 Km/h, a Busto Garolfo li lasciamo e tra un gruppetto che prendiamo e uno che lasciamo, abbandoniamo il Naviglio e attraversiamo il Ticino, a questo punto mi accorgo che abbiamo “perso” Cesare Savioli (genero di Cesare L.uppi), che agganciamo ad Oleggio, gli chiediamo di chiamarlo e ci conferma che ha abbandonato.
Cesare ci lascia al bivio dei 200; io e Lorenzo, il mio coscritto, 144 anni in due, proseguiamo sino al ristoro, la mattinata si sta scaldando… Noi anche, qualche biscotto e proseguiamo alacremente verso il traguardo. Le strade del Novarese sono drittoni monotoni, sfocati all’orizzonte, dalla bruma delle campagne, la terra è riarsa ed il torrente Agogna sembra drammaticamente, un ruscelletto largo forse un metro con 10 cm d’acqua.
Il Garmin mi abbandona avvisandomi che la memoria è piena, continua comunque a segnare il tracciato (ndr. non segnato dalla SAV). Con Lorenzo, ci alterniamo a“tirare” e a mezzogiorno arriviamo a Nerviano, non usufruiamo del pasta party, salutiamo e ringraziamo Ferruccio della SAV per ripartire subito dopo verso casa…alla prossima!!. Valerio Oneta
Al via di questa interessante Randonnee organizzata dagli amici di Nerviano, SAV 95, alcuni dei nostri rappresentanti, a cominciare sicuramente dal più rappresentativo, Lorenzo Visentin, seguito dal nostro instancabile segretario, Valerio Oneta e poi dai nuovi iscritti, Roberto Anastasi e Cesare Savioli, quindi Valerio Ottolina, Marco Paleari, Sergio Lazzaroni ed il sottoscritto Cesare Luppi.
Partenza veloce verso il Ticino, dove si involavano Valerio Ottolina e Roberto Anastasi, che assieme al sottoscritto optavano per la 200 km.
Marco Paleari, Lorenzo Visentin, Valerio Oneta e Cesare Savioli optavano per la 100 km, mentre Sergio Lazzaroni per la versione 100 km Gravel.
Abbiamo attraversato paesaggi tipici della campagna novarese, su stradine poco battute e paesini dispersi nella pianura, tra cui il castello di Proh.
Abbiamo visto risaie pronte per la semina, ma purtroppo con scarsità d’acqua.
Sicuramente appropriato il nome di questa randonnee, Parco del Ticino, dal ponte di Oleggio fino al tipico ponte di chiatte a Bereguardo.
All’arrivo a Nerviano in via Toniolo, abbondante pasta all’amatriciana.
Arrivederci alla prossima, Randolario di domenica 12 Marzo a Lecco. Cesare Luppi
Questo è un breve racconto di un nuovo evento ciclistico organizzato nella nostra zona.
Infatti per la prima volta, alla classica “Randonee parco del Ticino”, organizzata dagli amici della SAV95 di Nerviano,
oltre ai tradizionali percorsi da 100 e 200 km si è affiancato un nuovo percorso dedicato alle gravel della lunghezza di 115 KM.
Cosa raccontare se non che già l’inizio si presenta tra i migliori, il bel sole e le previsioni lasciano infatti presagire una bella giornata da dedicarsi a scoprire nuovi percorsi, immersi nel cuore del parco del Ticino e nel Novarese.
Dopo i saluti preliminari con gli amici AMSPO (Lorenzo, i due Valerio, i due Cesare, Roberto, Marco), tutti impegnati sull’asfalto, i più con la 100 KM, i tre temerari (Valerio ,Roberto e Cesare) con la 200 KM,
alle 8 si timbra e si parte.
Inizio prudente con primi assaggi di gravel nel parco WWF di Vanzago, poi drittone sulla ciclopedonabile dell’alta velocità sino a Boffalora. E’ un buon inizio, percorso veloce ma sopratutto niente traffico!.
Poi arriva il bello, Boffalora, Bernate, traversone in single tack e con un po’ di fango sino al ponte di Turbigo, finalmente il parco!.
Tanta natura ed un’ambiente che ogni volta che lo si attraversa regala scorci nuovi e affascinanti.
Da Turbigo si passa il ponte e si entra in Piemonte, ancora sentieri ben segnati e scorrevoli sino alla cascina Picchietta.
Qui il Monte Rosa si regala in tutta la sua bellezza, poi single track, sentieri ponderali, aironi, garzette, anche una volpe,
canali irrigui da scavalcare, comunque tutta e solo campagna con pochissimi chilometri su asfalto sino a Caltignaga.
Caltignaga che al 60 Km circa ci regala il ristoro al sole. Quattro chiacchere con i compagni di avventura e con gli organizzatori.
Poi giù veloci nel parco del Ticino, attraverso sempre e solo sentieri, per tornare in Lombardia con l’attraversamento del ponte di Oleggio
Da li ancora il bello dei sentieri, che questa volta accompagna il Naviglio Sforzesco sino alla salita arcigna su sterrato che ci regala alla sua sommità la ciclopedonabile del Villoresi.
Ancora sterrato e quando potrebbe iniziare l’asfalto ed un po’ di riposo, la deviazione verso Dairago!.
Boschi di rubinie tipicamente Lombardi, un gregge infinito di pecore che mi fa perdere la traccia del GPS, ed ecco di nuovo il Villoresi.
Dritti sino alla partenza sulla cicliabile del Villoresi?. Non se ne parla, deviazione ancora nei boschi sino a Villapia, periferia di Arluno,
si sfiora nuovamente il bosco del WWF, infine dopo 115 Km di puro e sano divertimento fuori dal traffico si arriva al punto di partenza
Spento il Garmin, i complementi alla SAV95 per il bellissimo tracciato e per l’organizzazione ed infine ritorno a casa.
Non ho foto da condividere ma credetemi mi è rimasto tutto negli occhi, nella mente e nel cuore, con un unico e solo rammarico,
quello di averla fatta senza amici AMSPO, con cui poter condividere tutto questo. Sono sicuro che la prossima volta saremo certamente più numerosi.
Viva la bicicletta in ogni sua declinazione!.
Alla prossima, Sergio Lazzaroni