Domenica 2 Giugno Centogobberando

Benvenuti a casa nostra (Cento gobbe rando, percorso medio, 2 giugno 2024)

Raccontare questo evento un po’ come raccontare la cinquantennale storia della nostra società, che sin dalla sua nascita ha sempre percorso queste strade, sia durante le uscite settimanali, che nelle 41 edizioni ufficiali della Cento Gobbe, prima raduno ciclo turistico nazionali, poi mantenendo comunque tutto il suo fascino trasformata da qualche anno in evento randonee.

Insomma è possibile ben dirlo senza remora alcuna BENVENUTI A CASA NOSTRA.

Ora dopo reso il giusto tributo all’evento non rimane che raccontare di una bella giornata, finalmente soleggiata, dopo tanto maltempo, passata pedalando sulle strade del Varesotto.

Il percorso è quello tradizionale degli ultimi anni con pochi aggiustamenti, capace di regale sempre scorsi paesaggistici di assoluto valore ed impegno sportivo di livello a seguito dei continui saliscendi.

Partenza alle ore 8 dopo le foto di rito. Prima parte in comune sia da chi farà il lungo di 200 Km per chi farà invece il medio di 131 KM.

Il gruppo più numeroso è senza ombra di dubbio quello che poi farà il lungo; dove per la nostra società sono presenti tutti gli indomiti cacciatori della classifica di merito, con la sola eccezione di Marco che questa volta molla il testimone e si accontenta del medio.
Con l’andatura giusta per scaldare le gambe si percorre la strada dalla partenza sino a Cislago. Il traffico è quello del primo mattino domenicale, e poi conoscendo tutte le curve, le buche, gli incroci, insomma volendo si può anche dormicchiare, le biciclette vanno da sole!.

 A Cislago, nella vicinanze delle villette tonde sulla destra (sarebbe interessante capire se mai sono state abitate e come le abbiano potute arredate con mobili tondi) si svolta a sinistra. Finalmente l’aria si più fresca e ci si prepara per l’ingresso in valle Olona.

I tratti per lo più piani di Gorla e Solbiate portano il gruppo a procedere con andatura allegra ma comunque mai tale da impedire ai più attenti di osservare tutte le aree di archeologia industriale dei primi anni del novecento ancora ben visibili nel parco del medio Olona.
I primi strappi spengono un po’ la voglia di chiacchierare, sgranano un po’ la banda che subito dopo trova comunque il modo di ricompattarsi e riprendere il tran tran usuale.
E’ cosi sino alla Torba dove a sinistra si ha modo di vendere il sempre bello monastero ed incrociare ripetutamente la ciclo via del parco, percorsa come sempre da una moltitudine di runner, camminatori e pedalatori.
I soliti strappi e poi la bella Castiglione Olona con il mitico Piccolo Stelvio, percorso tante volte ma sempre infame, in particolare nella sua seconda parte!.

Per tutti l’approccio è reverenziale e sul secondo strappo, facendo finta di nulla tutti sferragliano con i cambi e fanno lavorare al massimo l’artiglieria. I pezzi del trentaquattro e del ventinove la fanno infatti da assoluti padroni.

I più ludici, beati loro, nel salire riescono comunque anche a godersi i bellissimi scorci del centro storico.

Tutto fortunatamente ha una fine ed infatti al culmine si prende fiato e si scende verso Capolago dove i due percorsi si sperano, ciao eroi del lungo!. Per noi medi invece si può già iniziare a pensare per il ritorno a casa.

I bei scorci sul lago di Varese ci accompagnano verso la salita di Casale Litta, ed al controllo/ristoro che segna il metà percorso.

Due parole con gli amici presenti e poi si riparte con i su è giù che ti portano a Jerago e Besnate.

Poi ancora Torba e la salita di Lonate Ceppino, pensata e realizzata come un maledetto “drittone”, anche se un paio di tornanti ci sarebbero stati molto bene, che spilorci!.  Ma si sa la vita del ciclista è fatica e tocca anche questo, unica consolazione è che poi in cima finalmente si respira.

L’ultimo pezzo di percorso è infatti un dolce falsopiano sino al rientro in sede,  Cento Gobbe terminata.

Infine prima di salutare è doveroso ringraziare tutti quei soci, nessuno escluso, del comitato organizzatore, che, sia nella preparazione, che nella conduzione dell’evento si sono prodigati per facilitare la giornata a tutti noi pedatori.
Impossibile tra l’altro dimenticare le attenzioni ed il tempo speso per sincerarsi che tutti e due i ristori fossero ben forniti e che tutti gli iscritti fossero transitati ai controlli e giunti al temine. Grazie ancora di cuore!

Cos’altro dire ora, arrivederci di nuovo a casa nostra.

Sergio Lazzaroni